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NEVICATE 2006
NEVE MARZOLINA DURA DALLA SERA ALLA MATTINA
L'inverno 2005-2006 ci ha più volte illuso.
A fine Novembre una folgorante partenza ha portato
i fiocchi fin sulla costa, grazie ad una goccia fredda
che si era mossa in moto retrogrado dai balcani,
con conseguente bora, calo di temperatura e
peggioramento del tempo.
Il moto retrogrado di una perturbazione
da est con reale peggioramento e raffreddamento
si verifica due o tre volte in un anno mentre
molto più spesso viene erroneamente previsto.
A fine Dicembre la prima occasione persa:
la discesa di un nucleo gelido lungo la Francia e la sua
entrata nella valle del Rodano ha portato neve fin sulla costa
in Liguria e Toscana con 'libeccio freddo', ma la sua posizione
troppo a Ovest e troppo a Nord ha impedito alle Marche
di godere dell'evento che da noi si è risolto con la beffa
del gelicido a capodanno quando l'aria calda in scorrimento
sul cuscino freddo ha portato la pioggia che si ghiacciava
non appena toccato il suolo (fenomeno di scarsa entità
sulla costa ma già evidente a 100/200 metri).
Dicembre comunque è stato un mese interessante.
Notevole infatti fu l'evento del 19 Dicembre quando la discesa di
aria fredda avvenne però troppo a Est colpendoci di striscio.
Tra il 18 e il 19 dicembre 2005 un'isoterma di -40°C a 500HPa
era passata seppure per un istante sopra le nostre teste
regalandoci il famoso grapuel con tuoni e fulmini.
Il 19 dicembre ricordo il crollo della temperatura da 6°C delle
ore 15 ai 2,5°C delle 20 con scroscio di neve di circa 2 ore.
Gennaio, e qui vengono i dolori, dopo un inizio quieto,
è da ricordare soprattutto per l'ondata di freddo
davvero eccezionale che ha interessato principalmente l'Est Europa:
Mosca toccava i -32 per diversi giorni (record storico: -37°),
e alcuni record storici venivano battuti
soprattutto sulle coste del mar Nero, i nevofili attendevano
speranzosi l'evento eccezionale, in effetti c'erano gli ingredienti
base per nutrire una fondata speranza.
A metà gennaio un anticiclone sul mare di Barent spingeva un enorme
nucleo gelido dalla siberia verso la Russia Europea;
il 20 Gennaio il freddo era arrivato da Varsavia (-22°C)
a Kiev (-27°C), il 23 Gennaio era a Berlino (-19°C),
Praga (-17°C), Vienna (-16°C), è in questo momento che abbiamo
perso l'occasione...
Cosa è mancato rispetto al Gennaio 1985?
Innanzitutto la velocità, il famoso evento avvenne anche
grazie alla veloce risalita dell'Alta delle Azzorre verso il nord europa
e la conseguente rapida discesa del freddo, nel nostro caso invece
i giorni passavano e il freddo avanzava lentamente.
La causa di questa lentezza è stata soprattutto l'attività del vortice
polare che non ha concesso all'Alta Azzorriana la possibilità
di distendersi efficacemente lungo i meridiani.
Un'altra grande differenza stà nell'inizio dell'evento:
nel 1985 iniziò tutto con una discesa di aria fredda dalle
isole britanniche che generò una circolazione depressionaria
sul mediterraneo che servì ad attrarre il freddo
siberiano. Quest'anno invece ci è mancato proprio il richiamo
depressionario nel mediterraneo. Come risultato anche questa volta
il fenomeno si è fermato alle porte dell'Italia,
pur toccando Svizzera, Austria, Germania, est della Francia,
ex-Yugoslavia, da noi comunque, come magra consolazione,
ha portato alla minima dell'anno, -5,1°C il 26 Gennaio.
Poi Gennaio finì tristemente, il 31 gennaio la temperatura minmima e massima
sono state +6,8 e +10°.
In Febbraio dopo un'ennesima beffa tra fine Gennaio e inizio febbraio
in cui una depressione fredda "cambiò strada" nei modelli a soli 3 giorni
virando sulla Spagna dove portò neve fin sulla costa in zone dove non
accade spesso, arrivò una prolungata fase di scirocco e la colonnina di mercurio toccò
addirittura i 17,5°C il 20 Febbraio.
Ma, come sempre, quando ormai la speranza ci abbandona, quando ormai si pensa all'inverno
finito che non solo non aveva imbiancato la costa ma pochissimo anche le colline,
come invece accade normalmente, a fine Febbraio e inizio Marzo arrivò
la consolazione...
Notte tra 28 Febbraio e 1 Marzo...
Alle 20 di Martedì 28 Febbraio, stavo giocando a calcetto,
cercando di superare quel triste periodo che per me è la fine dell'Inverno.
Verso le 20:30 i primi fiocchi inaspettati, ai quali non diedi peso
minimamente, considerandoli una presa in giro, poi altri fiocchi
e qualcuno esclamò blandamente <>. Io non volli credere
a quei sparuti fiocchi che infatti scomparvero.
Ma poi alle 22:30 cominciò davvero a nevicare, il cielo con quella pace,
serietà e determinazione di chi si mette al lavoro concentrato,
cominciò a scaricare fiocconi e fiocconi grossissimi su di noi...
Presto cominciarono a imbiancarsi i prati, gli alberi e i tetti delle macchine,
la temperatura scese fino a 0,4°C. Durante la notte, credo verso le prime
ore, la devicata si interruppe, ma la mattina il paesaggio era splendidamente
imbiancato.
Martedì 7/3/2006
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